12 marzo 2007

La grammatica non è un opinione

Da “Il Bergamo di oggi

Il vero xdono si concede solo x telefono

Ci sono diverse convenzioni di scrittura nel linguaggio messagginico, quello che si scrive solo con il pollice e sta facendo crescere una generazione incredibilmente abile nell’uso di questo dito. La più celebre di queste convenzioni è l’uso della lettera “K” al posto della “C” dura. Ki sei? o Ke Kosa Kaspita Kapita, ad esempio. E poi c’è, esilarante e quasi da rebus, l’uso della lettera X ogni volta che si dovrebbe scrivere “per”. Anche in mezzo alle parole. Quindi perfetto diventa Xfetto e ora che sapete il trucco sapete anche (anke?) cosa vogliono dire Xfido, Xverso e inXtinente. Più difficile quando ci sono due trucchi insieme: “perché” diventa Xké. Ci vuole un po’ di allenamento per decifrarlo. Il bello è che poi chi si abitua può avere difficoltà quando trova una X che è proprio al suo posto. E quindi pensa che esista uno strumento che si chiama perilofono, che la sua macchina abbia i fari allo perenon, che le fotocopie si facciano con la Rank Pereroper, che lo strumento di lavoro del DJ sia il Miperer, che un leader socialista si chiamasse Bettino Craperi e che il fido luogotenente di Garibaldi fosse Nino Biperio. Meno male, credo che con la H non si faccia. Sennò dovremmo capire cosa sia il latte di vH, quello che Hde, e al mare dovremmo fare attenzione alla risH. Scusate l’insipienza dell’articoletto, ma non sapevo cosa scrivere, ero un po’ nella cH.

Chicco Gallus, Scrittore satirico.

1 commento:

Gio ha detto...

Be dai, ancora poco e si laurea!A proposito, quando è la discussione? Possiamo partecipare?